AGLI ALBORI DELLE BATTAGLIE SOTTOMARINE: L’INCREDIBILE AVVENTURA DEL CSS HUNLEY

LUNEDÌ 13 MAGGIO ALLE ORE 18.00, NELLA SALA DEI PORTOLANI DEL MUSEO DEL MARE DI VIA CAMPO MARZIO 5, PER I LUNEDI’ MARINARI DEI CIVICI MUSEI SCIENTIFICI. NE PARLERA’ LO STORICO ALESSANDRO ARTICO

Lunedì 13 maggio, alle ore 18.00, appuntamento al Museo del Mare di via Campo Marzio 5, nella Sala Portolani, dove lo storico, appassionato modellista Alessandro Artico parlerà del primo sommergibile costruito per l’impiego nel corso della guerra di secessione americana e appartenente alla Marina degli Stati Confederati d’America.
Sarà trattata la storia e gli eventi che portarono 8 uomini a compiere una delle più audaci missioni marine mai tentata prima. Saranno poi approfonditi i temi che riguardano il come e il perché si arrivò a concepire una simile missione e come si pensò ad operare in tal senso.
L’Hunley verrà descritto in ogni dettaglio, sistema propulsivo a braccia e i due sistemi di attacco (carica con arpione e con torpedine a percussione). La velocità di circa 3 nodi sviluppata con fatica e sudore e le possibili cause dell’ affondamento del Hunley stesso.
Varato nel 1863, ebbe vita breve, in quanto una serie di disavventure portò al suo affondamento con la perdita dell’intero equipaggio. Solamente nell’anno 2000 venne recuperato il relitto dopo esser stato individuato ben quindi anni prima.
Il sottomarino prese il nome dal suo ideatore, Horance Lawson Hunley, ed è ora conservato a Charleston, in Carolina del Sud, dove è adagiato in un’apposita vasca piena di acqua dolce per evitarne il deterioramento.
Il natante Hunley era lungo circa 10 metri e procedeva per la forza motrice di otto uomini che agivano su un albero a camme, azionando così l’elica posteriore che, a malapena, raggiungeva i tre nodi.
Passò alla storia anche come il primo sottomarino ad affondare una nave nel corso di un’azione di guerra, fatto eccezionale per l’epoca. Il suo sistema d’armamento comprendeva una lunga asta che sporgeva anteriormente rispetto alla prua e sulla cui estremità era montato una specie di arpione con una carica esplosiva. Il natante, al massimo della sua velocità, speronava sott’acqua il fianco della nave, in modo che l’asta restasse attaccata alla carena. Quindi il sommergibile arretrava fino a distanza di sicurezza, cosicché la carica veniva fatta esplodere tramite la trazione di un cavo che giungeva fino all’interno dell’Hunley.
Evento in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Cittaviva. Ingresso gratuito sino al limite dei posti disponibili.

Comts-RF/

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